Mostra

Mostra itinerante di Istituto Giapponese di Cultura di Roma a cura di Hiroko Nakazawa realizzazione Tsurui Yurina, Maria Cristina Gasperini, testi di Hiroko Nakazawa, traduzione dal giapponese/comunicazione Maria Cristina Gasperini

5 > 28 novembre 2021

Opening venerdì 5 novembre ore 12.00 

Antiche Ghiacciaie Mercato Centrale Torino piazza della Repubblica 25

aperta tutti i giorni h 10.00- h 23.00 visite guidate, ingresso libero, green pass, mascherina

Padiglione Giappone all’EXPO di Milano 2015: l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma ne raccoglie l’eredità – e parte degli oggetti esposti nella sezione LEGACY – presentando la colorata vita alimentare del longevo popolo giapponese in una mostra itinerante disponibile al prestito. In mostra pannelli e piatti in replica, teche e display sulle stagioni del cibo e il cibo delle stagioni, modalità conservative e comportamentali legate al mondo del WASHOKU, lo stile alimentare del Giappone, in lista UNESCO dal 2013. La mostra è curata da Hiroko Nakazawa, Department of Food and Health Sciences, Faculty of Health and Human Development, The University of Nagano. Come è noto, il Giappone si estende da nord a sud, circondato dal mare e attraversato da una lunga dorsale montuosa; le aree in altitudine occupano il 75% del suolo nazionale. Data la posizione in zona temperata le quattro stagioni giapponesi sono nette e le abbondanti precipitazioni medie annue si attestano sui 1800 mm. Dati montuosità, venti stagionali e correnti marine anche il clima si presenta molto variegato. Ad esempio, nell’estremo Nord, regione del Tohoku, gli inverni sono molto rigidi, con assenza di stagione delle piogge mentre nel sud, come a Okinawa, ci si trova nella fascia subtropicale con clima caldo tutto l’anno, piogge frequenti e assenza di gelate e neve. Sullo sfondo di tale varietà ambientale, e di una biodiversità declinata nelle quattro stagioni, know-how e manualità si sono affinate nel tempo e la cultura alimentare dei giapponesi si è sviluppata ricca di approfondimenti e varianti regionali. I giapponesi nutrono profondo rispetto per una natura così prodiga di doni, ponendo in relazione il cibo al culto degli antenati e delle divinità, dando un significato profondo al legame con la terra e la famiglia. Come per la dieta italiana, la cultura alimentare tradizionale del Giappone ha tra i suoi cardini i sapori emozionali, il sapore di casa, di mamma, della nonna, del paese natale, o della regione di cui è tipico. Inoltre, sono noti gli influssi dapprima provenienti da Cina e penisola coreana, e in seguito europei. Il menu tradizionale giapponese prevede riso, misoshiru o zuppa, e un piatto forte quanto il primo; la pietanza e il riso si assemblano e sprigionano il loro sapore miscelato una volta all’interno della bocca, in una modalità gustativa squisitamente giapponese, il kuchūchōmi. Il WASHOKU è uno stile alimentare dove tutto punta alla valorizzazione del riso, re della tavola giapponese e icona di inesauribile ispirazione culturale. Non solo cibo, dunque nelle cinque sezioni di WASHOKU la colorata vita alimentare dei giapponesi: 1. Il re della tavola. Sua Maestà il RISO, 2. Tra densità e trasparenza BRODI E ZUPPE, 3. Deuteragonisti della tavola giapponese: PESCE E VERDURE, 4. Fagioli magici, mondo LEGUMI, 5. WAGASHI, l’invasione degli ultra DOLCI

 L’Istituto Giapponese di Cultura in Roma, prima sede estera di The Japan Foundation, dal 1962 diffonde la cultura giapponese sul territorio italiano negli ambiti: artistico-culturale, sostegno agli studi giapponesi e insegnamento della lingua all’estero. Cinema, musica, mostre, conferenze, biblioteca, scuola di lingua, JLPT test e Partecipazione nazionale del Giappone alla Biennale di Venezia sono solo alcune delle attività che l’Istituto – edificio in stile aristocratico shindenzukuri e giardino percorribile kaiyūshikiteien – svolge con l’obiettivo dello scambio costruttivo tra le civiltà del mondo.